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17 Luglio 2020

Alpinismo e Spedizioni · Ski · Ski Touring e Ski Alp · Vertical · Resto del Mondo

Luke Smithwick e il suo Himalaya 500 Ski Project

Fonte: lukesmithwick.com

Lo sci-alpinista intende aprire 500 nuove linee sui giganti himalayani da scendere con gli sci

Questa primavera Luke Smithwick ha trascorso il lockdown a Pokhara, in Nepal, osservando i giganti dell’Himalaya, ma impossibilitato a metterci piede. Ora, di ritorno negli Stati Uniti, sta approfittando della neve tardiva nei Tetons per allenarsi, in vista di prossime discese con gli sci da vette di 8.000 metri in Nepal, in autunno o inverno.

Smithwick non ha ancora svelato il suo obiettivo preciso, ma conferna attraverso i suoi canali social il progetto Himalaya 500 Ski Project: l’apertura di 500 nuove linee, per dimostrare le possibilità di sciare nelle grandi montagne dell’Himalaya.

“Himalaya 500 è un progetto personale che ho iniziato nel 2010 alla ricerca di 500 linee da scendere con gli sci che mettano in risalto zone specifiche dell’intera catena himalayana… – scrive Smithwick sul suo sito – Il catalizzatore del progetto è stata la mia semplice attrazione per la catena montuosa, che si estende in Nepal, India, Bhutan, Tibet cinese e Pakistan. C’è molta varietà da sperimentare ovunque, ma quando parli dell’Himalaya a molte persone, dicono: “Mi piacerebbe andare in Nepal”, o “Mi piacerebbe vedere l’Everest”. La regione del Khumbu in Nepal (dove si trova l’Everest) è una minuscola valle del massiccio… Voglio davvero mostrarne di più.”

“Ho sciato su una vetta di 8000 m per il progetto e farò di più in futuro, tuttavia, c’è molto da esplorare tra i 4000m-8000 m in Himalaya.” Sciare in un territorio sconosciuto è al centro del progetto di Smthwick, particolarmente attento alla cultura montana di questi luoghi e ai cambiamenti climatici in atto.

Luke Smithwick è un alpinista e sciatore professionista. Fondatore di Himalaya Alpine Guides, ha effettuato 75 spedizioni himalayane negli ultimi dieci anni, diventando uno degli himalayisti moderni più prolifici. Vive a Victor, Idaho alla base del Tetons, dove riposa tra le sue varie spedizioni himalayane.

A fine marzo, stava sciando propro una di queste linee nell’Annapurna, quando è iniziato il lockdown. “Sono sceso dal campo base insieme alla gente del posto che lavorava lì”, ha riferito ad ExplorersWeb.

Smithwick ha una stanza a Kathmandu, dove conserva le sue attrezzature da spedizione, ma durante lo stato di emergenza, ha scelto di trovarsi una stanza a Pokhara, da cui aveva accesso ai sentieri. “Tra aprile e maggio, ho potuto allenarmi sulle montagne lì dietro”, ha detto. Alla fine, a giugno, con altri 200 americani circa, ha preso un volo charter per gli Stati Uniti.

Sperava di riuscire a sciare sul Karakorum quest’estate, ma  ha scoperto che pur se il paese ha i confini tecnicamente aperti, i permessi di arrampicata non vengono rilasciati.

Luke Smithwick nei Tetons alcuni giorni fa. Foto: Luke Smithwick. Fonte: explorersweb.com

Così si è allenato intensamente sia in palestra che a Tetons, nell’Idaho, concentrandosi su traversate e percorsi nel Cathedral Group. La scorsa settimana si è trasferito in Oregon per sciare sui vulcani nel nord-ovest del Pacifico, a partire dal Mt. Hood. Successivamente, passerà alle cime innevate di Washington e forse della California, in base alla situazione del lockdown. Tuttavia, spera di ritornare in Himalaya il più presto possibile.

“Non credo che possiamo sapere cosa accadrà a settembre e ottobre”, ha detto ad ExplorersWeb. “In questo momento, direi che le mie possibilità di ritornare in Himalaya nel periodo post-monsone sono 50-50”.