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10 Novembre 2022

Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Lupi nel Parc Animalier d’Introd. Disappunto di Legambiente: “zoo camuffati da risorsa per il territorio”

Lupi. Fonte: Ansa Vda

Legambiente contesta i 100mila euro di finanziamento UE per la coppia di lupi da inserire nella struttura privata: «è uso distorto di soldi pubblici»

Legambiente Valle d’Aosta contesta la recente acquisizione, da parte del Parc Animalier d’Introd, di una coppia di lupi da un parco faunistico dell’est europeo. “Aumenta la triste attrattività dello zoo valdostano – scrive in una nota il Circolo Legambiente Valle d’Aosta –  I proprietari del Parco, il cui obiettivo è meramente lucrativo, fanno il loro mestiere, e sicuramente otterranno il loro scopo. Quello che ci colpisce è il finanziamento pubblico europeo di 100.000 euro che passa attraverso il Gal (Gruppo di azione locale), che ha come scopo la valorizzazione del territorio incentrato sul turismo sostenibile inteso come turismo responsabile che porta ricadute positive sul territorio in termini ambientali, occupazionali e culturali”.

Legambiente Valle d’Aosta  deplora “l’uso distorto di soldi pubblici, che dovrebbero essere prioritariamente rivolti a sostenere il mondo agricolo e che invece vengono usati per progetti che offrono una visione falsata di una fauna, rinchiusa in recinti più o meno ampi, di cui la Valle è naturalmente generosa”.

“A Legambiente – si legge ancora – gli zoo cammuffati da risorsa per il territorio non piacciono. Dietro imprese quali i parc animalier si nasconde un commercio che ribalta la logica secondo la quale sono mantenuti in cattività animali selvatici che, o per le ferite riportate o per altre disgrazie, non possono essere reimmessi in natura. Nonostante le apparenze e malgrado il loro successo, questi zoo offrono una visuale distorta del benessere animale perché inserisce gli esemplari non nel loro ambiente naturale ma in un habitat finto, senza alcuna funzione educativa o ambientale”.

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