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20 Giugno 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Matteo Della Bordella e François Cazzanelli verso il Pakistan. Tenteranno l’Ogre (7.280 m)

François Cazzanelli e Matteo Della Bordella. Foto arch. F. Cazzanelli/M.Della Bordella

Con loro lo svizzero Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer

Matteo Della Bordella e François Cazzanelli sono appena partiti per il Pakistan dove intendono scalare i 7.280 metri dell’Ogre, nel Karakorum, impresa realizzata finora solo da tre spedizioni.
Della spedizione, supportata dal Club Alpino Italiano, fanno parte anche lo svizzero Silvan Schüpbach e il francese Symon Welfringer.
Sull’Ogre, tra le montagne più belle, estetiche, accattivanti del pianeta, sono state scritte pagine importanti della storia dell’alpinismo.
La prima salita alla cima principale (7.285 m) risale al 1977 e fu realizzata da Chris Boninghton e Doug Scott. Durante la discesa, Scott si ruppe le gambe e scese a carponi fino al campo base.
Per la prima ripetizione bisogna attendere fino al 2001, quando a raggiungere la cima fu la spedizione guidata da Thomas Huber. Risale al 2013, infine, la salita portata a termine da Hayden Kennedy e Kyle Dempster, che per l’impresa vinsero il Piolet d’Or.

«L’Ogre è una montagna che sogno da tempo, si innalza in una zona spettacolare con molti picchi sopra i 7mila metri di quota, dove davvero c’è spazio per mettersi alla prova con progetti impegnativi», ha affermato Matteo Della Bordella alla vigilia della partenza.
«Per me questo progetto rappresenta un’evoluzione per il mio alpinismo, uno step successivo –  ha aggiunto l’alpinista lombardo –  Vedo l’Ogre come il Cerro Torre, ma altissimo. Sicuramente una delle montagne più affascinanti che esistano sulla Terra. Tentarlo con François, Silvan e Symon sarà sicuramente un’esperienza. Ci siamo allenati tanto, ora tocca fare del nostro meglio…»

Ogre. Foto arch. Thomas Huber

Un progetto che incarna i valori del Cai

Della Bordella porterà con sè, per la prima volta, il logo del Club alpino italiano. «Per me è un vero onore, in quanto sono cresciuto alpinisticamente nel Cai. Con mio papà ho frequentato le scuole di alpinismo e quando ho fatto la mia prima via importante, il Pesce in Marmolada, indossavo la maglia con già il logo del Sodalizio. Portarlo oggi in Pakistan, in una spedizione come questa, mi rende orgoglioso di tutto il percorso fatto».

Sulla stessa lunghezza d’onda François Cazzanelli: «quando Matteo mi ha proposto di tentare insieme l’Ogre, non ho potuto far altro che accettare. Quest’anno non avevo in mente di fare una spedizione in Pakistan, ma alla fine eccomi qui, pronto a tentare una delle montagne più affascinanti al mondo con una squadra affiatata e forte. Anche per me indossare il logo del Cai rappresenta un orgoglio, soprattutto in questo periodo. Vedo nel sodalizio una spinta importante verso l’attività alpinistica, un’attenzione diversa che non può che farmi piacere. Qualche mese fa è nato il progetto Eagle Team, con cui il Cai si propone di allevare giovani promesse del futuro, oggi sceglie di supportarci nelle nostre ambizioni. Una bella spinta da parte dell’associazione verso l’alpinismo e l’esplorazione».

«Abbiamo deciso di sostenere Della Bordella e Cazzanelli in quanto, oltre a essere attualmente tra i migliori esponenti dell’alpinismo del nostro Paese, portano avanti progetti che incarnano quei valori di esplorazione, solidarietà, sostenibilità e attenzione all’ambiente che da sempre appartengono al Cai», afferma il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani.

Ogre. Foto arch. Thomas Huber

Il programma

L’arrivo al Campo Base è previsto per il  27 giugno. Seguirà la fase di acclimatamento, che si concluderà il 10 luglio. La finestra a disposizione per tentare la salita terminerà il 29 luglio.
Il rientro in Italia di Della Bordella e Cazzanelli è previsto per il 5 agosto.