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12 Luglio 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Recuperato il corpo di Maurizio Giordano, morto ieri sul Gasherbrum IV

Maurizio Giordano. Fonte: internet

Aggiornamento del 13 luglio

La salma dell’alpinista italiano Maurizio Giordano è stato trasferito a Skardu  tramite la compagnia Askari Aviation Heli.

Si attendono gli elicotteri per il trasferimento del corpo da C1 a Skardu

E’ stato recuperato il corpo senza vita di Maurizio Giordano, l’alpinista originario di Cuneo che ieri ha perso la vita sul Gasherbrum IV.

L’incidente si è verificato durante il rientro al Campo 1 nell’attraversamento della “seraccata degli italiani”, passaggio obbligato per raggiungere la vetta del Gasherbrum IV, nella catena del Karakorum.

Il Caporal Maggiore Scelto Giordano, aveva 32 anni, ed era membro della Sezione Militare di Alta Montagna ed effettivo al Reparto Attività Sportive del Centro Addestramento Alpino, partecipava insieme al Magg. Valerio Stella, al C.le Magg. Ca. Marco Majori, al C.le Magg. Sc. Marco Farina e alla Guida Alpina di Lecco Daniele Bernasconi alla spedizione dell’Esercito Italiano iniziata il mese scorso con l’obiettivo di raggiungere la difficile vetta del Gasherbrum IV a quota 7925 metri, sul confine fra Cina e Pakistan.

Secondo quanto pubblicato su Gazzetta dello Sport, si attendono gli elicotteri per il trasferimento della salma da Campo 1 a Skardu.

L’incidente durante la fase di acclimatamento

Gli alpinisti si trovavano impegnati nella fase di acclimatamento che aveva visto in queste settimane l’allestimento del Campo Base a quota 5000 mt, del Campo 1 a circa 5900 mt circa dopo l’attraversamento della grande seraccata dell’Ice Fall ed infine proprio in questi giorni il superamento della seconda seraccata detta “degli Italiani” che, dopo il montaggio di un campo intermedio provvisorio, ha visto gli alpinisti allestire il Campo 3 ai piedi del colle da cui si sviluppa la linea di cresta percorsa da Bonatti e Mauri.

I quattro componenti delle due cordate, avevano passato la notte al Campo 3 (7050 mt) e ieri mattina presto avevano esplorato i primi metri di cresta prima di decidere il rientro verso il Campo 1 avendo ultimato la fase di acclimatamento alle quote superiori ai 7000 mt.

Nella fase di discesa ed attraversamento della seraccata degli italiani, durante le fasi di calata in corda doppia, è avvenuto un distacco della seraccata che ha coinvolto il C.le Magg. Sc. Maurizio Giordano in un incidente mortale.

La dinamica dell’incidente è ancora tutta da verificare con i componenti della spedizione che hanno, comunque, confermato di non essere stati coinvolti direttamente. Il team è stato impegnato ieri e oggi nelle operazioni di recupero e sicurezza.