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22 Febbraio 2024

Ambiente e Territorio · Europa

SonntagsZeitung: “La funivia Zermatt-Cervinia è un flop”

I primi mesi di attività non sembrano tenere fede alle speranze suscitate dalla cabinovia che collega Svizzera e Italia in quota, tra Piccolo Cervino e Testa Grigia. Poche le prenotazioni

Sollevano perplessità in Svizzera i dati sui primi mesi di attività della nuova funivia elvetica Matterhorn Glacier Ride II, in grado di portare tutti i viaggiatori, anche senza attrezzatura da neve, da un lato all’altro del Cervino.

La nuova funivia Matterhorn Glacier Ride II collega il Piccolo Cervino a 3.883 metri di quota, da cui si arriva da Zermatt, alla Testa Grigia/Plateau Rosa (3.479 metri), in territorio italiano. Un percorso transfrontaliero di 1,6 km (363 metri di dislivello) sopra il ghiacciaio Teodulo. Dalla stazione invernale valdostana si raggiunge poi Cervinia sul vecchio impianto, che la regione intende rinnovare completamente.
Costato 45 milioni di franchi (47 milioni di euro) è stato inaugurato il 30 giugno scorso.

I pareri di un tour operator di primo piano e della portavoce della Cervino AG, la società ferroviaria di montagna di Cervinia che gestisce la funivia, sono stati raccolti dal settimanale svizzero SonntagsZeitung che definisce un “flop” il nuovo impianto. Durante la stagione invernale sono stati circa 8.000 gli sciatori e le sciatrici che sul versante svizzero hanno raggiunto quotidianamente il Piccolo Cervino da Zermatt, mentre solo 800 persone si sono dirette in Italia utilizzando la nuova cabinovia alpina.  Per la Cervino AG, lo scarso interesse si deve «alla mancanza di pubblicità».

L’idea del gestore era di attrarre turisti extraeuropei, interessati a un tour tra Milano e Parigi via Ginevra con inclusa la traversata del Cervino in funivia.

Se la Zermatt Bergbahnen Ag si dice soddisfatta dell’interesse riscontrato, l’operatore turistico riferisce di poche prenotazioni giunte dall’Asia per la prossima estate, perlopiù gite di un solo giorno a Zermatt, senza proseguimento in Italia.

A scoraggiare il pubblico, osserva il tour operator, è probabilmente il prezzo del biglietto: ci vogliono infatti 142 franchi (149 euro) per valicare in funivia le Alpi da Zermatt a Cervinia e 218 franchi (229 euro) per acquistare anche il biglietto di ritorno, indispensabile per le gite di una giornata.

Tra i “problemi” anche la costante incognita del maltempo a oltre 3.500 metri di quota  a cui si è poi aggiunta la chiusura (dall’8 gennaio scorso, al prossimo 31 marzo 2024), per un intervento di manutenzione (sostituzione di un cavo) dopo soli pochi mesi di attività.