Léo Billon ed Enzo Oddo completano la Super Integrale di Peuterey lunedì 10 luglio 2023. Fonte Gruppo Militare di Alta Montagna (GMHM)

Nota come il “Trittico del Frêney”,  fu completata per la prima volta nel 1982 da Renato Casarotto in solitaria invernale

Lunedì 10 luglio 2023, mentre Benjamin Védrines scalava in solitaria e in tempi record (6h51′) l’Integrale di Peuterey, l’amico Léo Billon ultimava la Super Integrale di Peuterey in 15h56′, insieme a Enzo Oddo,  sul versante italiano del Monte Bianco.

Più lunga e difficile della classica integrale scelta da Védrines, la Super Integrale di Peuterey presenta tre vie principali, per accedere alla vetta del Monte Bianco: la Ratti-Vitali (TD+, 750 m) sulla parete ovest della Noire de Peuteurey, la Boccalatte-Gervasutti (ED-, 650 m) sulla parete ovest della Punta Gugliermina e il famoso Pilastro del Frêney (TD+, 500 m).

Billon e Oddo sono partiti dal parcheggio della Val Vény alle 3:30 del mattino, come indicato nella relazione pubblicata dal Gruppo Militare di Alta Montagna (GMHM), di cui Leo è una delle punte di diamante.

Renato Casarotto, l’autore della prima solitaria invernale

Nel 1982 Casarotto fu il primo a riuscire nel concatenamento, noto anche come il “Trittico del Frêney”. Impiegò 15 giorni per scalare queste tre impegnative vie in solitaria invernale, impresa riconosciuta come una delle più importanti della storia dell’alpinismo. L’alpinista vicentino, morì quattro anni dopo sul K2.

Il 29 luglio 2020, gli italiani François Cazzanelli e Francesco Ratti realizzarono la prima ripetizione estiva, in un’unica spinta di 46 ore (compresa  la discesa al Combal).