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20 Ottobre 2017

Climbing · Vertical · Europa

Urko Carmona, amputato di una gamba, libera la Rabadá-Navarro al Mallo Firé

Urko Carmona durante la scalata alla Rabadá-Navarro al Mallo Firé (Mallos de Riglos). ©Urko Carmona

Carmona, in cordata con Alfredo García, completa e libera  una delle grandi vie di arrampicata classiche spagnole, ad uno dei Mallos de Riglos che mancava. La salita è avvenuta lo stesso giorno in cui nel 1961, 56 anni fa, Rabadá e Navarro raggiunsero la cima dopo quattro giorni di scalata

Urko Carmona Barandiaran, alla fine di agosto – sentito dalla redazione di Desnivel –   aveva detto di essere molto impegnato. “Vorrei fare una via lunga prima che arrivi l’inverno, con Alfredo Garcia”, aveva sottolineato. Lunedì 16 ottobre il climber ha annunciato sui suoi canali social: “Rabadá-Navarro al Firè! Un sogno che si avvera. Grazie ad Alfredo per avermi spinto a tirare fuori il meglio di me e per avermi accompagnato in questa avventura.”

Lo spagnolo, per nulla limitato dalla gamba amputata, è riuscito a salire in libera uno degli ultimi Mallos de Riglos rimasti, Mallo Firé. Ha concluso la via aperta da Ernesto Navarro e Alberto Rabadá il 16 ottobre di 56 anni fa, nel 1961. A Rabadà e Navarro, quando hanno effettuato la prima salita dello sperone meridionale del Mallo Firè, sono voluti quattro giorni di scalata (dal 12 al 16 ottobre 1961); tracciarono un percorso mitico, che ha richiesto cinque anni per essere ripetuto. E da una forte cordata: quella formata da Ursi Abajo e Jesus Ibarzo.