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8 Gennaio 2024

Ciaspole · Walking · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Piemonte

Valanga in Val Formazza: morti due escursionisti

Roberto Biancon e Vanessa Gatti travolti e uccisi da una valanga. in Val Formazza. Fonte facebook

L’incidente è avvenuto a quota 2.200 metri circa, vicino al confine con la Svizzera

Due escursionisti sono morti travolti da una valanga, ieri, poco prima di mezzogiorno, nella piemontese valle Formazza (Verbano-Cusio-Ossola), nella zona del lago del Toggia, a quota 2.200 metri, vicino al confine con la Svizzera.

Le vittime, Vanessa Gatti di 30 anni, di Saronno e Roberto Biancon di 53 anni di Legnano, stavano facendo un’escursione con le ciaspole, quando sono state investite dalla massa nevosa. Nella zona il rischio di valanghe era “marcato”, pari al livello 3 sulla scala europea che arriva fino a un massimo di 5.

Le condizioni meteo erano difficili anche per il forte vento. A ricordare i rischi delle escursioni è il Soccorso Alpino: “L’inizio del 2024 – dice, in un video, il consigliere nazionale Pini Giostra – è stato caratterizzato da nevicate e forte attività eolica. Le valanghe possono essere innescate anche dal passaggio di un solo sciatore o ciaspolatore. Va quindi prestata la massima attenzione nella scelta dell’itinerario e va sempre portata con sé l’attrezzatura completa di sonda, pala e apparecchio Artva, per l’individuazione delle persone travolte dalle valanghe”.

A lanciare l’allarme, i guardiani della diga del lago del Toggia

I guardiani della diga del lago del Toggia, anche tecnici del Soccorso alpino, hanno assistito all’accaduto e hanno lanciato l’allarme riferendo di due persone coinvolte nella valanga. Sono sono stati i primi a portarsi sul luogo della valanga, cercando il segnale l’Artva. Le prime ricerche, però, hanno avuto esito negativo, secondo quanto comunicato dal CNSAS Piemonte.

Sul luogo della valanga, trasportati dall’elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, in breve tempo sono giunti il tecnico e l’unità cinofila da valanga del soccorso alpino, che hanno proseguito le ricerche riuscendo a individuare i corpi nonostante la difficoltà del forte vento in quota: il primo cadavere era sotto la massa nevosa, il secondo, grazie alla segnalazione del cane da valanga, è stato individuato all’interno del lago.

Per il recupero della salma immersa nell’acqua gelida è stato impegnato il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco.