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25 Maggio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Video Action

VIDEO. ‘The Alpinist’. Il documentario sulla vita di Marc-André Leclerc vince un Emmy Awards

La 43ª edizione degli Sports Emmy Awards ha premiato il film diretto da Peter Mortimer e Nick Rosen, sulla vita di Marc-André Leclerc .

Gli Sports Emmy Awards sono uno dei premi più prestigiosi asssegnati alle produzioni audiovisive a tema sportivo. Dal 1979, la National Academy of Television, Television Arts and Sciences riconosce il lavoro dei migliori prodotti della televisione americana.

The Alpinist, diretto da Peter Mortimer e Nick Rosen, docu-film sulla vita di Marc-André Leclerc, è stato premiato con l’Emmy per il miglior documentario lungo ai 43° Sports Emmy Awards. Il documentario, realizzato dagli stessi autori di produzioni di successo come ‘Dawn Wall’ o ‘Valley Uprising’, era in nomination in due categorie (quella per la migliore ripresa di lungo formato è andata a ‘The Ultimate Run’).
Il premio è stato ritirato  da Ben Bryan (produttore di Red Bull Media House), accompagnato dai due registi del film, che hanno rivolto un ringraziamento speciale a Marc-André Leclerc, alla sua famiglia, ai suoi amici e alla comunità.

Tim Mortimer e Marc-André Leclerc avevano lavorato per mesi all’idea di un documentario, ma la sua morte interruppe il progetto.

Il film, della durata di un’ora e mezza,  vede la partecipazione di personaggi noti come Alex Honnold, Reinhold Messner, Will Gadd e la sua compagna, l’alpinista Brette Harrington.

Marc-André Leclerc

Marc-André Leclerc , frame dal film The Alpinist

Lo scalatore canadese Marc-André Leclerc  morì nel marzo 2018 con il suo compagno di cordata Georges Johnson nelle Mendenhall Towers in Alaska. Aveva solo 25 anni, era uno dei più grandi esponenti della sua generazione e già all’avanguardia nell’alpinismo.

Sebbene conducesse una vita lontano dai riflettori e non avesse nemmeno un telefono,  Leclerc si impose all’attenzione della comunità alpinistica internazionale per l’attività svolta negli ultimi anni, che comprendeva solitarie, big wall e progetti alpinistici. Le sue imprese più rilevanti furono la prima salita in solitaria della via The Corkscrew sul Cerro Torre (2015) e la prima salita invernale in solitaria della Torre Egger, un anno dopo. Non passarono inosservati nemmeno i suoi progetti con altri alpinisti, come la prima salita integrale della parete Nord del Cerro Torre o la Buddha Bear Traverse con Colin Halley nel 2015.

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