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5 Luglio 2024

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“Festival delle Alpi di Lombardia”. Al via la 14° edizione | 7-9 luglio 2024

L’evento è inserito nel palinsesto della Giornata regionale delle Montagne. In programma il 1° concerto delle Montagne di Lombardia e proiezioni di film a Bergamo e Seriate

L’Associazione Montagna Italia, con i Comuni di Averara, Bergamo e Seriate e con la collaborazione di Associazione Climarte, ha presentato oggi presso la Provincia di Bergamo, il 14° Festival delle Alpi di Lombardia e il Concerto delle Montagne di Lombardia.

Il Festival, nato nel 2011, è stato inserito quest’anno del palinsesto della “Giornata regionale delle Montagne”, indetta dal Consiglio regionale della Lombardia, che si celebra ogni anno la prima domenica di luglio. In questa giornata e nelle settimane a ridosso, saranno promosse  iniziative di informazione e sensibilizzazione, di ricerca e laboratori progettuali, in collaborazione con enti locali e associazioni del territorio, parchi naturali, comunità montane, Bacini imbriferi montani, con il Club Alpino Italiano Regione Lombardia e con rappresentanti delle professioni della montagna.

Il progetto rappresenta simbolicamente l’apertura della stagione turistica ed escursionistica in tutti i rifugi delle montagne lombarde, per promuovere e valorizzare i territori montani e sostenere la gente che in montagna vive e lavora. La montagna è una grande risorsa, non soltanto naturale e ambientale, ma anche di valori e insegnamenti di vita.

Gli obiettivi del Festival

Molteplici gli obbiettivi del Festival delle Alpi di Lombardia: promuovere le aree montane lombarde; valorizzare i territori montani e le numerose e diversificate produzioni locali di grande qualità, che esaltano le peculiarità della montagna lombarda, all’insegna di valori semplici ma di grande sostanza; favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici, perché la montagna va vissuta anche d’estate, non solo d’inverno; informare e sensibilizzare i cittadini dello straordinario patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche, storiche, idriche e forestali che costituiscono le montagne lombarde.

1° Concerto delle Montagne di Lombardia al Rifugio Alpe Cantedoldo

Il primo appuntamento in programma è previsto domenica 7 luglio alle 13,30 presso il Rifugio Alpe Cantedoldo (Averara, Bergamo).

In tale occasione si svolgerà il 1° Concerto delle Montagne di Lombardia, a cura della New Pop Orchestra, formata da 40 elementi guidati dal Maestro Alfredo Conti, con la partecipazione del Soprano Silvia Lorenzi, intitolato “Averara canta… Morricone”. In caso di pioggia l’evento verrà rinviato al 14 luglio 2024. L’ingresso sarà libero e sarà possibile pranzare al Rifugio.
Per raggiungere il Rifugio, il Cai Alta Val Brembana segnala alcune escursioni con partenza alle ore 8,00 da Averara o alle ore 9,00 da Mezzoldo, della durata di circa 1.30/2 ore.

Aggiornamento del 6 luglio: Causa maltempo, il concerto previsto il 7 luglio al Rifugio Alpe Cantedoldo è rinviato al 14 luglio.

Proiezioni

A seguire, nei due giorni successivi, a Bergamo in sala Galmozzi e a Seriate, presso l’Arena Estiva/Teatro Tenda, si svolgeranno alcune proiezioni di film dedicati alla montagna (ingresso libero).

L’8 luglio alle 17,00 presso la sala Galmozzi di Bergamo verranno proiettati:

Melloblocco International Bouldering Meeting di Gianni Volonterio (14’)
In val di Mello, in alta val Masino, ogni anno, da vent’anni, si radunano i giovani climber per l’evento Melloblocco dove va in scena il bouldering, ossia la scalata da pochi metri da terra di enormi blocchi di granodiorite con passaggi di estrema difficoltà. Il film racconta le evoluzioni acrobatiche di tanti giovani alle prese con massi diventati famosi.

Timavo System Exploration di Benjamin Guignet (54’)
Un’equipe di speleologi di grande valore riesce finalmente a scoprire alcuni tratti inesplorati e sconosciuti del grande fiume carsico. Il film ne documenta l’avventurosa e vittoriosa esplorazione soffermandosi sugli aspetti altamente scientifici del progetto.

Speed expeditions di Dario Tubaldo (55’)
Il film ci porta in vetta all’Himal Himlung 7126 m, in Nepal, una montagna aperta agli alpinisti sono da una decina d’anni e oggi offerta come meta da molte agenzie commerciali. Il documentario, che ha per protagonista lo scialpinista tedesco Benedikt Bohm, oltre che documentare la salita, compiuta in stile alpino in velocità, ci offre un panorama aggiornato sulle problematiche ambientali che interessano anche il Nepal, come la convivenza con la fauna selvatica da parte delle popolazioni locali, l’arretramento dei ghiacciai e l’enorme quantità di immondizia lasciata in alta quota dalle spedizioni

Sempre l’8 luglio, alle 21,15 a Seriate presso l’Arena Estiva/Teatro Tenda, nell’ambito del 70° anniversario della conquista del K2, verrà proiettato  Italia K2, film originale di Marcello Baldi del 1955, restaurato in 4k dalla Cineteca di Bologna nel 2022 (95’).
31 luglio 1954: settant’anni fa, la cima del K2 venne raggiunta da una spedizione italiana, alla cui testa c’era il geologo ed esploratore Ardito Desio. A raggiungere la vetta, a 8.611 metri di quota, fu la cordata composta da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. Determinante fu il contributo di Walter Bonatti e Amir Mahdi. La notizia giunse in Italia a mezzogiorno del 3 agosto.

Il giorno successivo, il 9 luglio, alle ore 17,00 proiezione del film L’ultima via di Riccardo Bee di Emanuele Confortin (87’).
Il film racconta la vita di questo straordinario scalatore bellunese caduto sull’Agner a fine dicembre del 1982 attraverso le testimonianze della moglie, delle figlie e degli amici. Un ricordo, per certi versi commuovente, che vuole rendere onore a un alpinista che aprì vie estreme sulle Dolomiti, mai ripetute.

Ancora il 9 luglio, alle 21,15 presso l’Arena Estiva/Teatro Tenda di Seriate verrà celebrato un altro anniversario: il 50° Anniversario della conquista del Cerro Torre in Patagonia, da parte della spedizione Città di Lecco.

Il film Cerro Torre  di Daniele Chiappa (50’) è il diario di una grande sfida rivissuta 50 anni dopo.
Sono passati 50 anni da quando Cesare Maestri e Toni Egger raggiunsero per primi la vetta del Cerro Torre. Ma durante la discesa Egger perse la vita, e da allora il clamore sulla loro impresa non si è mai spento tra coloro che li acclamano tuttora e  chi, invece, non crede che siano arrivati in cima. Messner interviene nella vicenda ed esprime apertamente i propri dubbi sulla riuscita dell’impresa, incontrando personaggi come Bonatti, Maestri, Ferrari, Fava e Salvaterra.
In collaborazione con Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, Galbiate (LC), proprietaria dell’archivio MO.di.SCA. (Montagne di Scatti) dedicato all’alpinismo lecchese.