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7 Gennaio 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale a Gasherbrum I e II. Moro e Lunger in attività

Invernale al Gasherbrum I 2019-2020: Tamara Lunger e Simone Moro. Foto: The Vertical Eye/Matteo Pavana

Tantissima neve sul ghiacciaio del Gasherbrum I

Arrivati al Campo Base dei Gasherbrum il giorno di Capodanno, Simone Moro e Tamara Lunger il 4 gennaio hanno raggiunto quota 5.500 metri. Nei giorni successivi hanno continuato il loro allenamento e acclimatamento sul Gasherbrum I.

“Oggi nonostante il freddo pungente della mattina ed il vento forte in quota (Stamattina vento a oltre 130 km/h sul Gasherbrum I confermato da Gabl) abbiamo deciso di partire per esplorare la via di accesso e attraversamento del ghiacciaio del G1 – ha fatto sapere ieri Moro attraverso la sua pagina facebook –  In basso le condizioni per lavorare erano ottime ma provvidenziali si sono dimostrate le racchette da neve (ciaspole) per la neve alta e farinosa sulla quale sarebbe stato impossibile procedere.
Io e Tamara abbiamo percorso 3 chilometri tra i labirinti di crepacci e seracchi che al momento non si sono dimostrato troppo Ostili. In totale 5 ore di lavoro tra andata e ritorno. Stiamo molto bene e siamo entusiasti.“

Invernale al Gasherbrum I 2019-2020: Tamara Lunger e Simone Moro. Foto: The Vertical Eye/Matteo Pavana

Da un ultimo aggiornamento di Moro: “Secondo giorno di esplorazione e apertura del tracciato all’interno del ghiacciaio del Gasherbrum, sempre con meteo pessimo. Tantissima neve, utilizzo obbligatorio delle racchette da neve (ciaspole) e antenne dritte per capire dove andare. Oggi era il turno di Tamara stare in testa e battere faticosamente la traccia. È stata brava, Tutto è andato per il meglio anche se i giochi nei labirinti di ghiaccio è tutt’altro che finito…”

“Meteo brutto, ma non ci ha fermato dal portarci un po’ più in alto e ancora più nei casini – ha commentato Tamara sui suoi canali social – Oggi potevo essere io quella che apriva la traccia e ciò mi rendeva felicissima. A volte neve fino al bacino nonostante le ciaspole. Ho anche accidentalmente visto i crepacci dal interno, peró quando dall’altra parte della corda ti trovi una persona alla quale affideresti la tua vita, niente sembra grave e poi si da tutto per questo obiettivo grandissimo, che é ancora lontano, ma allo stesso momento molto vicino! Grazie a tutti voi! Sento le vostre energie”.