Sabato 8 aprile, l’alpinista svizzero partirà per il Nepal dove tenterà la traversata Everest-Lhotse senza ossigeno. Il suo compagno di cordata sarà il nepalese Tenji Sherpa
Ueli Steck è pronto per la sua nuova sfida in Himalaya. Il suo nome compare già nella storia dell’himalayismo grazie a numerose salite e soprattutto a quella in solitaria della parete sud dell’Annapurna. Adesso la sua attenzione si rivolge ad altre due grandi montagne per la traversata Everest-Lhotse, senza ossigeno. Come già abbiamo annunciato a dicembre, il suo partner, questa volta, sarà il nepalese Tenji Sherpa.
Everest lungo il corridoio Hornbein
L’alpinista svizzero partirà per il Nepal questo sabato, 8 aprile.
Ueli Steck cercherà di seguire le orme di Tom Hornbein e Willy Unsoeld.
Cioè, superato il Khumbu Icefall nella Valle del Silencio (6.400 m), installerà il suo Campo 1, in coincidenza con il C2 della via normale. Poi devierà dalla via normale per cercare di scalare il canalone Hornbein, sulla cresta ovest, e la vetta dell’Everest.
Da lì, scenderà per la via normale al Colle Sud (8.000 m), dove ha montato il suo C2 corrispondente al C4 dell’Everest. Il passo successivo lo porterà a un’altro couloir, la variante che Denis Urubko utilizzò per accedere alla vetta del Lhotse nel 2010 (8.511 m). La discesa finale al campo base sarà per la via normale del Lhotse, tornando al suo C1.
La preparazione con Tenji Sherpa
Compagno di cordata di Steck in questa avventura sarà il nepalese Tenji Sherpa, con il quale lo svizzero ha già fatto diverse salite, come la parete nord del Cholatse (6.440 m), nell’autunno del 2015 o l’attraversamento delle Alpi Eiger-Mönch-Jungfrau. Lo scorso febbraio i due hanno dedicato diverse settimane per l’allenamento congiunto e la pre-acclimatazione nella valle del Khumbu. Tenji Sherpa fa parte di una nuova generazione di sherpa che cerca la sua strada come alpinista, di là il suo lavoro come guida.
Steck entusiasta di partire
Dal blog di Steck: “Sono entusiasta di partire di nuovo, di spegnere il mio telefono e non leggere i miei messaggi di posta elettronica. E questo è esattamente quello che farò. Voglio vivere la mia esperienza, sentire le mie dita fredde e cadere stanco morto nel sacco a pelo dopo una lunga giornata. Sto cercando l’aria gelida che brucia i polmoni, il caffè caldo che riscaldi il mio corpo, il sole che accechi i miei occhi e le notti fredde ..
Perché devo provare Everest e Lhotse? Anche in questo caso, la risposta è semplice: per trascorrere più tempo in montagna; trascorrere più tempo con me stesso, con Tenji Sherpa e l’Himalaya.
E ora sto per partire; e voglio preoccuparmi solo di me. Giorno, per giorno. Ciò che conta è il qui e ora. Ciò che è incerto è il dopo, comunque.