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12 Marzo 2024

Aree Montane · Europa

Alpi svizzere: morti cinque scialpinisti elvetici. In corso le ricerche del sesto componente del gruppo

Alpi Svizzere: soccorsi. Fonte Ansa

La localizzazione delle vittime nel settore del Col de la Tete Blanche, a circa 3.500 metri di quota

Sono stati trovati morti cinque dei sei scialpinisti elvetici che risultavano dispersi sulle Alpi svizzere da sabato 9 marzo scorso lungo l’itinerario Zermatt-Arolla.

Le operazioni di ricerca erano state ostacolate dal maltempo fino a quando, domenica sera, verso le 19.30, è stato possibile portare quattro soccorritori vicino al rifugio Cabane de la Dent Blanche, a 3.500 metri di quota. Da questa zona, attorno alle 21.20, sono arrivati al settore della Tete Blanche dove hanno individuato i corpi. Il sesto scialpinista – fa sapere la polizia cantonale del Vallese in una nota – non è ancora stato localizzato. Le operazioni per individuarlo sono in corso.

I sei hanno tra i 21 e 58 anni, cinque di loro appartengono alla stessa famiglia del Vallese mentre un’altra persona, una donna, arriva dal canton Friburgo.
Secondo quanto riferito dal sito del quotidiano svizzero Le Nouvelliste, si tratta di tre fratelli tra cui un amministratore comunale, un loro zio, un loro cugino e l’amica di uno tre fratelli. Diversi di loro erano alpinisti esperti e alcuni si stavano allenando per una gara di scialpinismo di fama mondiale in programma ad aprile, la Patrouille des glaciers, il cui tracciato passa anche lungo l’itinerario che stavano percorrendo.

A dare l’allarme, sabato pomeriggio verso le 16, era stato un familiare che aspettava il gruppo ad Arolla, nella Val d’Hérens. Una telefonata fatta poco dopo, alle 17.19, da uno dei sei dispersi ha poi permesso la localizzazione nel settore del Col de la Tete Blanche, a circa 3.500 metri di quota, poco più di mezzo chilometro in linea d’aria dal confine con l’Italia e la Valle d’Aosta. Nella notte tra sabato e domenica cinque soccorritori svizzeri avevano tentato di raggiungere il gruppo partendo a piedi da Zermatt, ma a causa delle pessime condizioni meteorologiche e del pericolo valanghe hanno poi dovuto rinunciare. Era stato allertato anche il Soccorso alpino valdostano, nella speranza che le condizioni meteorologiche sul lato meridionale consentissero l’intervento in elicottero.

“È chiaro: sono morti assiderati, sono stati sorpresi da una tempesta e probabilmente hanno perso l’orientamento e poi non sapevano cosa fare; hanno chiamato i soccorsi, ma anche noi non potevamo fare nulla in questa tempesta”, ha commentato il capo dei soccorsi di Air Zermatt Anjan Truffer. È stata aperta un’inchiesta per accertare i fatti e le cause del decesso, ma l’ipotermia sembra decisamente la causa più verosimile, come ha lasciato intendere anche il comandante della polizia vallesana Christian Varone. Fonte: RSI

Domenica, in un altro incidente, uno sciatore che procedeva in fuoripista è morto all’ospedale di Sion (Svizzera) per i traumi riportati dopo essere stato travolto da una valanga nella Val Ferret elvetica.  Fonte: Ansa