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19 Ottobre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

“Gangotri Gambling”: nuova via polacco-slovacca nel Garhwal Himalaya

Fonte: Polski Związek Alpinizmu. Gangotri Gambling: nuova via polacco-slovacca nel Garhwal Himalaya. Foto arch. Huserka/
Jabłoński

Aggiornamento flash dall’India

Domenica 16 ottobre,   alle 17:00 ora locale, il team  formato dallo slovacco Ondrej Huserka e dal polacco Vadim Jablonski, dopo 3 giorni di arrampicata, ha effettuato la prima salita di una delle spettacolari falesie  picco sulla valle di Kedar Tal, nel Gahrwal Himalaya (India).

La via è stata battezzata  “Gangotri Gambling” (6c+ M6 A0). Supera i  600 metri di dislivello per 18 lunghezze e si snoda principalmente lungo un pilastro di roccia che culmina sul ‘Phaalkan Meenaar’ (Torre del Falco/Falkon Tower) a 5.602 metri s.l.m..

“È diritto dei primi conquistatori di una cima inviolata darle un nome”, afferma Vadim Yablonski. “In hindi Phaalkan Meenaar significa ‘Torre del Falco’. Pertanto dedichiamo  questa cima al Falco che ora sta volando più in alto – Andrzej Sokołowski. Peccato che il suo caro amico e nostro socio – Kuba Radziejowski  – non abbia potuto essere lì con noi, ma dando questo nome vogliamo sottolineare che siamo venuti qui insieme e torniamo insieme come squadra…”

 

Il racconto di Ondrej:

“Purtroppo Kuba Radziejowski si è ammalato gravemente la sera prima della partenza – racconta Ondrej – Abbiamo esitato un po’, ma alla fine in coppia con Wadim siamo saliti fino a circa 5602 metri della torre senza nome nel massiccio del Manda, dove probabilmente il piede umano non si era ancora posato. Dopo una bella battaglia con la neve, il freddo e la roccia ripida, dopo 3 giorni siamo in cima a questa Garwhal Dent du Geant. La gioia è immensa. La discesa come sempre è stata interminabile, fortunatamente dopo che le valanghe nei canaloni erano già cadute. All’una di notte, sulla morena, siamo  al terzo bivacco vittorioso. La via prende il nome da Andrzej Sokolowski, compagno di Kuba e guida alpina di lunga data, morto poco prima della spedizione a causa di una valanga sui Monti Tatra”.

A causa delle massicce nevicate, questo è stato l’unico obiettivo realizzabile. Sebbene fosse considerato una meta secondaria fin dal loro arrivo nella valle, l’impresa è stata davvero impegnativa e il  terreno tecnicamente difficile.

La spedizione organizzata dall’associazione Polski Himalaizm Sportowy nel Garhwal Himalaya sta per concludersi e gli alpinisti torneranno in patria a giorni.