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8 Agosto 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Prima salita del Bondit Peak (5.969 m): approfondimenti e foto dal team ungherese

spedizione estiva 2022 al Bondit Peak: team ungherese. Foto: Viktor Agoston

Quattro alpinisti della Squadra Nazionale Ungherese di Alpinismo il 20 luglio hanno completato la prima salita di questa montagna pakistana di quasi 6.000 metri

Quest’estate, la Squadra Nazionale Ungherese di Alpinismo (Magyar Nemzeti Hegymászó Válogatott) ha intrapreso una spedizione in Pakistan con il supporto della Federazione Ungherese di Alpinismo e Arrampicata Sportiva, dopo quasi due anni di restrizioni causate dalla pandemia COVID-19. L’obiettivo della NMHV Nangma Valley Expedíció Pakisztán 2022 era quello di esplorare l’area della Valle di Hushe, all’estremità orientale della catena del Karakoram, nel Baltistan, e di scalare cime di 5000-7000 metri.

L’area è poco conosciuta e  frequentata e le descrizioni delle salite sono scarse.

Il team ha prima scalato una vetta innevata di 5.400 metri nella valle del Nangma, poi si è misurata su una cresta rocciosa vicino al campo base, dove è stata respinta da una tempesta a 5.000 metri di quota.

E’ seguito un lungo periodo di tempo instabile, durante il quale hanno testato il loro potenziale sul gruppo del K6 (7.282 metrià). Il tempo non ha permesso al team di fare progressi, così hanno rivolto la loro attenzione alle cime che si innalzano sul versante ovest del vicino villaggio di Kande.

Qui si trova il Bondid Peak, noto anche come Muntin Peak, di cui – in quel momento – non si conosceva l’altezza esatta. Di questa imponente montagna si sapeva solo che era alta quasi 6.000 metri e che diverse spedizioni (tra cui una squadra irlandese neozelandese e due squadre giapponesi) avevano tentato di scalarla, ma senza successo. Una squadra giapponese ha fallito nel giugno di quest’anno.

Bondit Peak: spedizione di Viktor Ágoston, Bence Kerekes, Márton Nagy e László Szász, luglio 2022. Fonte Magyar Nemzeti Hegymászó Válogatott facebook

Approfittando di una finestra meteorologica favorevole, il 17 luglio i membri dell’équipe hanno marciato fino ai piedi della montagna, dove si sono accampati a 4.250 metri. Questa importante vetta della valle richiede un’arrampicata tecnica su neve e ghiaccio. Precedenti tentativi erano stati fatti più o meno lungo la stessa via, su un ghiacciaio che corre lungo il versante nord-est della montagna. Anche il team ungherese ha effettuato il primo tentativo da qui, ma il ghiacciaio si era talmente aperto che ha dovuto cercare una via alternativa vicino alla cresta. La difficoltà consisteva nell’attraversare un torrente di ghiaccio che nella parte superiore si trasformava in un ghiacciaio pensile.

La sera del 20 luglio,  Viktor Ágoston ha comunicato al suo staff via SMS che la vetta era stata raggiunta e che dopo ventidue ore di scalata tutti erano rientrati nelle loro tende a 5150 metri. Il giorno successivo sono scesi in sicurezza al campo base a 4250 metri.

Viktor Ágoston, Bence Kerekes, Márton Nagy e László Szász sono i primi al mondo a raggiungere il vertice del Bondit Peak in Pakistan, che hanno dichiarato essere a 5.984 metri s.l.m. (anche se la foto del tracker pubblicata sul canale facebook della squadra segnala 5.969 m), una salita considerata di rilievo anche a livello internazionale.